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24.12.2013 10:50
A casa, all’asilo, al parco... Il piccolo vuole toccare e “assaggiare” tutto ciò che trova. Cosa fare per tutelare la sua salute, senza eccessi?
Ogni bimbo vuole esplorare l’ambiente che lo circonda e toccare con mano - è proprio il caso di dirlo - tutto ciò che vede. E, con l’arrivo della bella stagione, le occasioni di fare nuove esperienze, ovviamente, si moltiplicano. Tuttavia, questo comportamento istintivo causa qualche preoccupazione e un pizzico d’incertezza nelle mamme, che da un lato desiderano lasciare il piccolo libero di compiere le sue importanti scoperte e, dall’altro, rimangono letteralmente “inorridite” quando il loro bambino tocca le cose più sporche e disgustose, tanto che vorrebbero precipitarsi a lavargli immediatamente le manine. 
È possibile conciliare una ragionevole esigenza di pulizia da parte dei genitori con il naturale atteggiamento del piccolo? L’abbiamo chiesto a un esperto.
È giusto curare l’igiene con più attenzione?
“Certo, è necessario cercare di allontanare il bambino da un oggetto che gli può procurare infezioni, ma non bisogna nemmeno pretendere un’igiene esagerata”, spiega Fabrizio Pregliasco, ricercatore dell’Istituto di Virologia dell’Università degli Studi di Milano. “Un eccesso di pulizia, infatti, può impoverire le naturali difese della pelle: ad esempio, lavare i capelli troppo spesso indebolisce il cuoio capelluto, perché lo priva dei lipidi che fungono da barriera, mentre con docce molto frequenti la pelle può desquamarsi, perché viene asportato lo strato superficiale di acqua e grasso - il cosiddetto ‘film idrolipidico’ - che la protegge. “Inoltre, ci sono vari studi che avallano la tesi - peraltro non ancora dimostrata con certezza - secondo cui un’igiene eccessiva può essere uno dei motivi del recente incremento di allergie nei bambini: oggi, infatti, il loro sistema immunitario non è sufficientemente stimolato dal contatto con ambienti troppo ‘asettici’, a differenza di quanto accadeva in passato, quando i piccoli giocavano molto più tempo all’aria aperta e non seguivano tante norme igieniche. Il risultato? Il sistema immunitario non è più in grado di riconoscere i suoi veri nemici e, anzi, scambia sostanze del tutto innocue - come gli acari della polvere - per pericolosi aggressori.  “Un motivo in più, questo, per non impedire al bambino di avere contatti con l’ambiente che lo circonda: sicuramente questo causerà qualche inconveniente, che consentirà però al suo organismo di costruire quel bagaglio di anticorpi che lo difenderà per tutta la vita”. 
Come regolarsi fra le pareti domestiche? 
La casa è il luogo preferito dai piccoli “esploratori” e quello dove trascorrono più tempo. È importante, quindi, fare una regolare pulizia dell’ambiente domestico, rimuovendo la polvere con l’aspirapolvere e lavando accuratamente il pavimento con detergenti specifici, in grado di ridurre la carica batterica. Senza però esagerare con la quantità, perché anche i prodotti per l’igiene domestica potrebbero creare vapori irritanti per le vie respiratorie del bambino, se usati in concentrazioni eccessive. E se, appena finito di lavare, rientra tuo marito con le scarpe sporche? Non è il caso di fargli trovare le pattine dietro la porta (anche se la tentazione a volte verrebbe…): basta tenere separati gli spazi di gioco del bambino, ad esempio la sua cameretta o un angolo del soggiorno, e mettere sul pavimento un tappeto lavabile, dove si eviterà di camminare con le scarpe. Il rischio non è costituito dal semplice sporco, ma da sostanze chimiche (come residui di benzina o di vernici) che possono rimanere attaccate sotto la suola, mentre eventuali batteri (presenti, ad esempio, nei residui organici) di solito sopravvivono soltanto qualche ora (o anche meno, se la temperatura è elevata). 
In cucina e in bagno ci sono ‘nemici’ particolari? In cucina, occorre assicurarsi che il piccolo non tocchi verdure e carni crude oppure le croste dei formaggi (dove possono svilupparsi muffe e batteri) e, naturalmente, il contenuto della pattumiera. Infatti, se poi il bambino si porta le mani alla bocca, potrebbe correre il rischio di contrarre infezioni batteriche. Qualche attenzione in più si deve osservare anche in bagno, perché water e bidet sono “alla sua altezza”. È bene, quindi, pulirli regolarmente, tenere chiusa l’asse copriwater e, se il ‘danno’ è fatto, lavargli subito le mani con il sapone.
E se il ciuccio cade per terra? 
Fino all’anno è più prudente continuare a sterilizzare tettarelle e oggetti che il bambino mette in bocca. In seguito, è sufficiente risciacquarli con un detergente.
Quali precauzioni adottare ai giardinetti?
Durante la bella stagione, è naturale che i bambini amino giocare, in giardino o al parco, con l’erba, i fiori e la terra. Mamma e papà dovrebbero, però, stare attenti che il piccolo non si porti le mani alla bocca, per evitare il rischio che possa contrarre infezioni. Un’altra raccomandazione è quella di non accarezzare animali randagi, che potrebbero essere portatori di zecche, pulci o altre malattie. Nessun problema, invece, con gli animali domestici, in genere tenuti sotto stretto controllo dal veterinario. Al massimo, se il cane di casa lecca affettuosamente la faccia del piccolo, si può lavarla con acqua e sapone. “Insomma, lasciamo che i nostri bambini si divertano nei prati. Bisogna stare attenti, piuttosto, che non tocchino oggetti taglienti o siringhe. Quando hanno finito di giocare, poi, se non c’è la possibilità di lavar loro le mani, è sufficiente pulirle con salviettine detergenti”.
E quando i piccoli sono all’asilo? 
In questo caso, bisogna davvero rassegnarsi: i bambini usano gli stessi giocattoli, si siedono per terra e hanno “contatti ravvicinati”. Quindi, se uno di loro ha un’infezione in atto, è probabile che contagi anche i suoi amichetti. Il fatto di vivere in comunità è sempre un rischio, ma contrarre un certo numero di infezioni è naturale e aiuta a rafforzare il sistema immunitario. In tutti gli asili, comunque, vengono adottate alcune semplici norme igieniche, come far lavare le mani ai bambini dopo che sono stati in bagno e subito prima di mangiare. Inoltre, ogni piccolo deve avere il suo grembiulino, asciugamano, bavaglino e spazzolino personale. Il pediatra, infine, ha il compito di visitare regolarmente i bimbi e controllare, in caso di malattia, che siano rispettati i tempi di convalescenza a casa.
Cosa fare sui mezzi pubblici? 
Treno, tram, metropolitana… Sono tutte piacevoli novità per il piccolo, che inizia subito a toccare maniglie e pulsanti, dove hanno posato le mani decine di persone. Come comportarsi? “Bisogna tener presente che i virus che provocano infezioni respiratorie - i più diffusi in ambienti affollati - sopravvivono sugli oggetti solo pochi minuti. Semmai, è più contagioso uno starnuto, che diffonde minuscole goccioline di saliva nell’aria”.
Ci sono misure da adottare in vacanza? 
Il primo problema si presenta durante il viaggio, nel momento in cui ci si ferma per andare in bagno. E certi bagni sono davvero “proibitivi” anche per noi adulti, figuriamoci per i bambini! Un consiglio potrebbe essere quello di portare con sé il vasino, se il bimbo lo usa ancora.o ricorrere ai “proteggiwater”, per evitare che si appoggi su un bordo non proprio pulitissimo. E naturalmente raccomandiamogli di non mettere le mani dappertutto e, comunque, laviamogliele con cura alla fine. Per quanto riguarda la casa o l’albergo dove si trascorreranno le vacanze, alcuni portano con sé detergenti e disinfettanti, per fare una pulizia preliminare: spesso basta valutare l’igiene generale del luogo per capire se è necessario. Ma se vogliamo stare più tranquilli, si può dare ugualmente una pulitina al bagno.
Come lavare le manine del bimbo?
Quando il piccolo ha finito di giocare e, soprattutto, prima di mangiare, è indispensabile pulirgli le mani. Come? Basta strofinarle per almeno una decina di secondi con un sapone per bambini che, grazie ai tensioattivi contenuti, riesce a disgregare le sostanze grasse che restano attaccate alla pelle, offrendo ai batteri il terreno ideale per moltiplicarsi. Infine, una passata sotto l’acqua corrente e la pulizia è garantita! È inutile usare disinfettanti veri e propri (a meno che il bimbo non abbia le mani sporche di terra), perché possono rovinare la cute, dato che asportano la flora batterica “buona” che la protegge. E tenere sempre le unghie corte o pulirle con le apposite spazzoline, perché è proprio lì che si annida lo sporco.
20.12.2013 11:09

Già da tempo la mia lista della spesa ha subito un notevole risparmio. Come ho fatto? Ho iniziato ad eliminare il superfluo e soprattutto ho cercato di eliminare i tanti (tantissimi) detersivi che utilizzavo, causa dell’aumento eccessivo del costo finale della spesa.

Leggendo qua e la sulla rete, ho notato che ci sono tante mamme che come me hanno fatto questa scelta: quella di autoprodursi i detersivi in casa e ridurre al minimo quelli acquistati all’iper.

Vi posto qui tutte le soluzioni che ho trovato interessanti e che ogni giorno cerco di utilizzare nella pulizia della mia casa.

Detersivo per i piatti

Quello di cui abbiamo bisogno è: 2 flaconi di detersivo per i piatti a mano (1 pieno e l’altro vuoto) e 1 bottiglia di aceto di mele (o di vino bianco, ancora più economico). Prendere il flacone vuoto e inserire metà del contenuto del flacone pieno e completare aggiungendo l’aceto fino a riempire totalmente il flacone. Agitare ed il detersivo è pronto. Questo detersivo sarà meno inquinante di quello acquistato perché conterrà la metà del detersivo industriale e sarà più profumato e avrà una forza pulente maggiore grazie all’aceto.

Detersivo per i pavimenti.

Utilizzate del semplice aceto diluito in acqua per la pulizia dei vostri pavimenti: 4-5 litri di acqua più un bicchiere di aceto (va bene sia quello di mele che quello di vino). Se non amate particolarmente il profumo dell’aceto, potete inserire nell’acqua qualche goccia di oli essenziali disinfettanti come eucalipto, timo, limone o tea tree.

In alternativa all’aceto si può anche usare dell’alcool, che è l’ideale per i pavimenti in marmo. Oppure potete mettere mezzo bicchiere di aceto e mezzo bicchiere di alcool. Fate le vostre prove e poi mi dite!

Detergente intimo.

Semplice bicarbonato diluito in acqua. Non crea irritazioni, allevia il prurito e può essere utilizzato anche per la pelle delicata del bambino.

Questi sono solo alcune delle proposte che vi propongo, perché collaudate personalmente. Ma di esperimenti ne farò ancora molti, soprattutto per quanto riguarda la pulizia del bucato. Ma non mi sento ancora di proporvi niente a riguardo. 

03.12.2013 12:34

 

Salve a tutti,come già anticipato,in questo blog,parleremo di svariati argomenti,come ad esempio la cura della nostra casa e di noi stessi soprattutto!Con tanti metodi semplici ed efficaci riusciremo a risolvere il nostro problema!Amo e prediligo i prodotti che hanno un processo del tutto naturale,che rispettano l'ambiente,quindi mi rivolgo a voi dicendovi di iniziare a modificare lo stile di vita a cui siamo maggiormente abituati,utilizzando prodotti che possono farci vivere meglio e più a lungo soprattutto!

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